L'idea è venuta dopo un primo viaggio in Burkina Faso, la “Terra degli uomini integri”, un Paese affascinante per l’ambiente selvaggio della savana e per la presenza di svariate etnie e culture, ma anche un Paese drammaticamente segnato dalla povertà e più di recente dal terrorismo.

Un Paese che ci sta particolarmente a cuore.

Il Burkina Faso, infatti, è uno degli Stati più poveri del mondo. I suoi 20 milioni di abitanti sono minacciati dall'avanzata del deserto e dalla siccità, la durata della vita media è di 45 anni, la mortalità infantile per i bambini al di sotto di un anno è altissima e il 47% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. E ora gli attacchi terroristici stanno mietendo vittime  e svuotando i villaggi, allontanando la cooperazione per le condizioni sempre più rischiose.

 Cosa facciamo? Scopo dell’Associazione è quello di perseguire finalità di solidarietà sociale anche attraverso iniziative culturali che fungano da veicolo per la divulgazione dei progetti solidali e per la raccolta dei fondi necessari alla loro realizzazione.

Accanto alla solidarietà promuoviamo così la cultura, organizzando eventi, mostre fotografiche, corsi culturali con docenti preparati e competenti, facciamo editing e presentazioni di libri. Poi ci sono i mercatini e le bomboniere solidali.

Quali sono i nostri progetti in Burkina Faso? Adozioni a distanza, innanzitutto, per poter dare scolarizzazione, sanità e alimentazione ai bimbi poveri e malnutriti Poi abbiamo organizzato e inviato tre container di aiuti umanitari e di materiale sanitario, con l’aiuto della Caritas Antoniana abbiamo inviato una innovativa macchina con i relativi stampi per realizzare i mattoni e ora stiamo lavorando per la costruzione di un Centro dedicato ai bambini malnutriti.